POESIE E FILASTROCCHE PER LA FESTA DELLA MAMMA recite scuola primaria

Vi propongo alcune poesie e filastrocche per la festa della mamma da insegnare ai bambini della scuola primaria o materna.

Alcune poesie e filastrocche sono d’autore, facili e veloci da ricordare, tutte in rima baciata.

 

POESIE E FILASTROCCHE PER LA FESTA DELLA MAMMA recite scuola primaria
POESIE E FILASTROCCHE PER LA FESTA DELLA MAMMA recite scuola primaria

POESIE E FILASTROCCHE PER LA FESTA DELLA MAMMA recite scuola primaria

Tanti auguri alla mia mamma

buona e dolce come panna

tutta soffice e caldina

tanti auguri alla mattina.

Tanti auguri alla mia mamma

che prepara la mia pappa

mentre gioco e corro intorno

tanti auguri a mezzogiorno.

Tanti auguri alla mia mamma

che mi culla per la nanna

ch’è una fata, però vera,

tanti auguri quando è sera.

Cara mamma io ti stringo

con affetto in un abbraccio

però in cambio voglio un bacio

grande almeno fino al tetto.

 

 

 Grazie Mamma

Grazie mamma
perché mi hai dato
la tenerezza delle tue carezze,
il bacio della buona notte,
il tuo sorriso premuroso,
la dolce tua mano che mi dà sicurezza.
Hai asciugato in segreto le mie lacrime,
hai incoraggiato i miei passi,
hai corretto i miei errori,
hai protetto il mio cammino,
hai educato il mio spirito,
con saggezza e con amore
mi hai introdotto alla vita.
E mentre vegliavi con cura su di me
trovavi il tempo
per i mille lavori di casa.
Tu non hai mai pensato
di chiedere un grazie.
Grazie mamma.

 Judith Bond

 

 

Nella casa c’è una fiamma

Nella casa c’è una fiamma,
cara bimbi, è la mamma,
sempre pronta con amore
per i figli del suo cuore.

Un sorriso, una carezza
e poi tanta tenerezza
da dipingere con ardore
con la mano del pittore.

Il lavoro non le manca,
mai si ferma, mai è stanca,
come la chioccia ai pulcini
dona tutto ai suoi bambini.

Solo lei ci può capire,
e nessuno le può mentire.
Tanto bene le vogliamo
ed al mondo lo gridiamo:

Viva la mamma!

 

 

Frasi per la Festa della Mamma (di Jolanda Restano):

Cosa dono alla mia mamma?
Una torta con la panna?
Un bel mazzolin di fiori
dai magnifici colori?
Una scatola di caramelle
o un vassoio di frittelle?
No! Le donerò il mio cuore
e un abbraccio di vero amore!

Ti amo davvero di amore profondo:
Sei la migliore Mamma del mondo!

Quando son giù e mi sento uno straccio
basta da solo un tuo semplice abbraccio
e io divento di nuovo un leone,
sono più forte e mi sento benone!
Grazie Mamma!

Mi coccola, mi carezza, mi prende in braccio,
mi bacia e mi conforta con il suo abbraccio,
mi ama, mi aiuta, mi vuole bene
a lei confido sempre tutte le mie pene
Scalda il mio cuore come una fiamma:
è la mia mamma!

 

 

Il bimbo e la mamma
Mammina, quante
dolci piccole stelle!
Ma le piante
sono come belve
accovacciate! Un’ombra si muove
piano, piano…
dove sei, mamma!
Prendimi per mano.
Un passo leggero
ci segue. Uno sconosciuto nero
muove le fronde…
Si nasconde
come per farci spavento!
E’ il vento.
Non è vero, mammina? E’ il vento.
Le stelle sono lontane lontane…
Sembrano carovane
sperdute nell’oscurità…
E si cercano invano!
Di là dalle stelle, che ci sarà?
Mammina, prendimi per mano. (U. Betti)

Alla mamma
Mamma, per la tua festa
io ti offro
una cesta di baci
e un cestino di stelle.
Ti offro un cestino di fiori
su cui posare la testa
quando sei stanca;
una fontana di perle lucenti
color della luna,
una ghirlanda di rose
e una montagna
di cose gentili
un cuore tanto piccino
e un amore grande così:
mamma per questo dì. L. Nason

La mamma
Che cos’è la mamma?
Oh, bambino,
tu vuoi saperlo cos’è?
Qualcosa di grande! Benchè
il tuo cuoricino
sia piccino piccino
la mamma dentro ci sta!
La mamma è lo stesso
del tuo cuore
che soffre per te
che vive soltanto perchè
tu vivi, suo tenero fiore! C. Pagani

Gli occhi della mamma
Se mi soffermo a guardare
negli occhi la mia mamma
vi scorgo uno stagno incantato.
Attorno s’innalzano gli alberi
e un’isola un poco confusa
circondan le limpide acque.
Potessi io volger la prua
della mia povera barca
verso quelle acque silenti!
I pesci più rari vi nuotano
e uccelli preziosi sugli alberi
dell’isola a me tanto cara
innalzano canti di giubilo.
Se mi soffermo a guardare
negli occhi della mia mamma
vi scorgo uno stagno incantato. Poesia popolare giapponese